https://www.youtube.com/watch?v=QFLMT_55FaQ
Questo il link al video del chiaro e critico discorso di tre ragazze neodiplomate alla Scuola Normale di Pisa contro l’accademia neoliberale, il processo di aziendalizzazione della scuola, il dominio della logica del profitto e la concorrenza feroce come ideologia e pratica sistemica.
Rispetto a questo giudizio generale noi però abbiamo una riserva: l’uso nel discorso del termine Neoliberalismo e non Neoliberismo. Proviamo brevemente a chiarire questa riserva.
L’uso del termine Neoliberalismo piuttosto che di Neoliberismo afferma una lontananza politica – non certo addebitabile a mera ignoranza – da movimenti di massa che hanno praticato non molto tempo fa, scendendo in piazza, la critica e la battaglia contro il Neoliberismo. Questa era la formula scelta da questo grande movimento di massa.
Invitiamo a riconoscere l’eredità storica e l’esempio delle lotte sociali che contro il Neoliberismo ci sono state negli ultimi 30 anni, quindi a utilizzare come riferimento esplicito Neoliberismo, riconoscimento teso a riprodurre e a battersi per un nuovo movimento sociale di lotta contro il dominio del grande capitale.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO
Chiaro e critico discorso di tre ragazze neodiplomate alla Scuola Normale di Pisa contro l’accademia neoliberale, il processo di aziendalizzazione della scuola, il dominio della logica del profitto e la concorrenza feroce come ideologia e pratica sistemica.
Rispetto a questo giudizio generale noi però abbiamo una riserva: l’uso nel discorso del termine Neoliberalismo e non Neoliberismo. Proviamo brevemente a chiarire questa riserva.
L’uso del termine Neoliberalismo piuttosto che di Neoliberismo afferma una lontananza politica – non certo addebitabile a mera ignoranza – da movimenti di massa che hanno praticato non molto tempo fa, scendendo in piazza, la critica e la battaglia contro il Neoliberismo. Questa era la formula scelta da questo grande movimento di massa.
Invitiamo a riconoscere l’eredità storica e l’esempio delle lotte sociali che contro il Neoliberismo ci sono state negli ultimi 30 anni, quindi a utilizzare come riferimento esplicito Neoliberismo, riconoscimento teso a riprodurre e a battersi per un nuovo movimento sociale di lotta contro il dominio del grande capitale.
Condivido la vostra riserva che non reputo cavillosa ma discriminante. Limitante è invece fermarsi alla constatazione che la parola neoliberismo accentua la dimensione economica. Molto più utile è richiamare e riconoscere l’eredità storica al quale va riconosciuta la complessità e completezza di lotte che ha espresso. A Porto Alegre si parlò di un altro mondo possibile e fu indicato con chiarezza lo spartiacque storico: o contestare e sconfiggere il Neoliberismo o assoggettarsi ad esso. E scesero in piazza, così come era avvenuto prima a Seattle e avverrà poi a Genova, mostrando l’attitudine a mettere in pratica le proposte, le visioni e la prospettiva contrapposta al Neoliberismo. E la prospettiva non è mai solo economia ma anche dimensione sociale, culturale e prassica dei singoli. Ricordo che a Porto Alegre a parlare di economia solidale, di disuguaglianze tra Nord e Sud, di diritto alla casa e di agricoltura contadina furono singoli impegnati in prima persona nella creazione di realtà contrapposte al Neoliberismo: i Sem Terra come esempio per tutti. Proprio per questo, quella formula che giustamente richiamate, ha avuto la capacità di unire nella lotta, di creare fronti uniti, di fondare un movimento, di aprire una stagione di lotte sociali. Che nostalgia a leggere il vostro scritto! Ma colgo l’invito a riscattare il passato nel presente attraverso l’impegno in un nuovo movimento sociale. Spero che le tre laureate, il cui discorso ho apprezzato, ci siano compagne. Invitiamole!