AMERICAN DREAM E IL SUO NOTO CUGINO SELF-MADE-MAN. UN MITO INFONDATO.
COPERTINA PATINATA – STORIA DI UMILIAZIONE E DISCESA ALL’INFERNO
Nella terra delle opportunità per tutti, si suppone che i privilegi della nascita non contino nulla. L’idea è che il capitalismo americano e le forze inesorabili del libero mercato che lo governano assegneranno a ciascuno ciò che merita, in base soltanto alle abilità e alla tenacia.
Prove viventi del sogno americano non mancano: da Chris Gardner fino all’ex presidente Trump, che racconta di esser diventato miliardario partendo praticamente da zero. A quanto pare tutte perfette incarnazioni del mito.
Osservando i dati ufficiali, si scopre una realtà che sembra rovesciare l’american dream come fosse un vecchio calzino. Uno studio dell’OCSE rivela che negli USA ci vogliono ben 5 generazioni affinché i discendenti delle famiglie più povere possano sperare di raggiungere il livello MEDIO (!) del reddito nazionale, contro le sole 2 generazioni necessarie in Danimarca o le 3 in altri paesi del Nord Europa.
E una stima del World Economic Forum segnala che nella classifica del grado di mobilità sociale – che misura l’indipendenza del reddito dei figli dal reddito dei genitori – gli Stati Uniti sono messi piuttosto male: appena 27imi nel mondo, non solo dietro i soliti nordici ma anche alle spalle di Portogallo, Corea del Sud e Singapore.
A proposito delle incarnazioni del mito, stando a un’inchiesta del “New York Times” e altri, l’ex presidente Trump avrebbe ricevuto sottobanco circa 413 milioni di dollari dai genitori, tra l’altro per rimediare a una sequenza di investimenti personali fallimentari.
La verità è che quella americana è una delle società più inique e immobili del nostro tempo, forse la più granitica rappresentazione del capitalismo oligarchico contemporaneo.
In Italia non va tanto meglio, nella suddetta classifica della mobilità sociale, l’Italia è oggi solo 34esima e le generazioni che servono per passare dalla povertà al reddito medio anche da noi sono ben 5. Come gli Stati Uniti, anche la nostra è una terra che sorride solo ai figli dei ricchi.