La nostra prospettiva di liberazione e giustizia sociale è il contrario di un processo naturale:
* è una negazione della negazione,
(I servitori che mangiano gli avanzi del gran banchetto fieri delle loro livree ci dicono che siamo quelli che dicono no a tutto, No TAV, No Guerra, No Nato, No Inceneritore. A loro rispondiamo che la nostra negazione dice no alla distruzione dell’umanità e del pianeta per gli interessi di pochi, pochissimi.)
*un contrasto alla concentrazione della proprietà privata dei mezzi di produzione e della natura stessa in pochissime avide, rapaci ed ottuse mani distruttive (i 26 miliardari e i loro lacchè),
* un’ impresa necessaria per evitare la morte di tutto ciò che permette di vivere all’uomo e quindi dell’uomo stesso