IRAN, ASRA PANAHI, 16 ANNI, PICCHIATA A SANGUE E UCCISA DALLA POLIZIA

Iran, Asra Panahi, 16 anni, picchiata a sangue e uccisa dalla polizia perché, con altre compagne di classe, si era rifiutata di cantare un inno dedicato alla Guida suprema, l’ayatollah Kahmenei.

Questa la notizia denunciata dal Consiglio di Coordinamento del sindacato iraniano degli insegnanti.

Il nostro sdegno e il nostro dolore per la ragazza e la nostra solidarietà per il sindacato e per le donne e gli uomini in lotta contro strutture religiose che pretendono il domino assoluto sulla vita quotidiana di milioni di donne e di uomini.

Ogni religione, a partire da quella del denaro, ha il suo lato oppressivo.

La povertà dei molti e la ricchezza dei pochi è una cosa altrettanto scandalosa e insopportabile.
Noi riteniamo giusto e necessario scandalizzarsi e lottare contro tutte e due le cose.

Ecco perché parliamo della vergogna dell’oppressione provocata dalla povertà per ogni individuo e della vergogna dell’oppressione patriarcale nei confronti di tutti ma soprattutto dell’altra metà del cielo, le donne.

Oppressione patriarcale presente pesantemente anche da noi.
Gli assassini e le violenze in famiglia contro le donne sono sempre di più.
Il maschio dominante, l’uomo “che non deve chiedere mai”, che nel postmoderno viene descritto come maschio alpha, rappresenta il modello supremo per milioni di uomini e donne.

Facciamo dello sdegno che proviamo un’arma di denuncia e di lotta.

Viva la giustizia sociale, viva la libertà!

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