L’ETERNO RITORNO, le pompose lugubrazioni di Nietzsche.
Così il filosofo formulava per la prima volta l’eterno ritorno dell’identico:
«Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione – e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!»
La pretesa eliminazione della dimensione storica è una complice cretineria che fa comodo solo ai 26 miliardari che posseggono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone sulla Terra e a qualche altro milioncino di privilegiati, perché rende naturali e pretende eterne le loro ricchezze di sfruttatori così come l’umanità e il mondo da cui estorcono spietati le loro ricchezze.
Viva la rivolta contro l’eterno ritorno dell’identico, contro la spietata dittatura del grande capitale.