PRESIDIO PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E AMBIENTALE, CONTRO LE GUERRE DEI MILIONARI
SABATO 25 FEBBRAIO A TRENTO – PIAZZA PASI – ORE 15.30
In piedi dannati della terra.
Uniti a fianco dei lavoratori francesi in lotta!
Uniti a fianco dei lavoratori portuali di Genova che hanno convocato una manifestazione nazionale contro la guerra per sabato prossimo. Partecipiamo alla manifestazione di Genova con un presidio a Trento.
Uniti contro l’ingiustizia sociale e ambientale, contro le guerre dei milionari!
Più numerosi siamo meglio è.
Fateci sapere se è una buona proposta e se pensate di partecipare. Se ci sono altre proposte ne discutiamo attentamente.
In allegato una proposta di volantino per il presidio.
Un abbraccio di lotta.
Esaltante azione dei lavoratori francesi che riconfermano il loro ruolo storico quando si tratta di reagire alle aggressioni di chi sta in alto, quando si tratta di sconfiggere un potere infame comunque declinato, che sia infame regalità di sangue o infame regalità di miliardi.
I lavoratori francesi si sono mobilitati per il quarto sciopero generale in un mese contro la riforma delle pensioni portata avanti dal padronato e dal governo francese.
Un attacco vigliacco e miserabile alle condizioni di vita dei lavoratori salariati, dei disoccupati, degli studenti poveri, dei pensionati poveri, di chi sta in basso.
Un attacco sferrato da parte dei milionari, degni eredi dell’avidità spietata dell’aristocrazia di sangue.
Quando noi lavoratori, disoccupati, precari, pensionati e studenti poveri italiani insorgeremo contro i nemici comuni?
Sono i nemici comuni responsabili di una guerra tra imperi di milionari che rischia di espandersi e coinvolgere con le sue tragiche conseguenza tutti i popoli europei.
Sono i nemici comuni responsabili dell’ingiustizia sociale di un mondo in cui 26 individui possiedono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, di un Italia in cui lo 0,1% di milionari possiede la ricchezza di 36 milioni di sfruttati.
Sono i nemici comuni responsabili di un mondo in cui 2 terzi dei gas serra sono prodotti dal 10% dei più ricchi, con annessa distruzione delle condizioni di vita dell’uomo sulla terra. Sono i nemici comuni responsabili delle grandi opere devastanti e inutili come il TAV.
Scendiamo in piazza contro queste scelte.
Uniti si può vincere, e comunque insorgere e protestare è già una vittoria.
Debout, les damnés de la terre!
In piedi dannati della terra!
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO
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Vorrei porre la questione del capitalismo inteso non solo come struttura economica ma anche culturale. Tante malefatte si stanno attuando o profilando, da tanti anni e da tanti governi, ma tutte legate da un filo rosso, anzi nero, che è quello del cinismo! Una categoria che in tempi di neoliberismo non ha più neanche bisogno di nascondersi, di camuffarsi. Il cinismo, nuova categoria antropologica, perfettamente sdoganata, si mostra con volto sfacciato e arrogante.
Approvare decreti che ostacolano i salvataggi in mare, che sanzionano i salvataggi multipli quando il Mediterraneo continua ad essere scenario di naufragi che costano la vita a centinaia di persone, definire queste persone “carico residuale” è cinico. Così come è cinico legalizzare l’omissione di soccorso e rendere reato la solidarietà. Siamo passati dal: “a casa loro” al “li vogliamo morti”.
E’ cinico l’attacco in corso alle condizioni di vita materiali: l’inflazione è cresciuta quasi del’8% mentre i salari sono cresciuti solo dell’1%. I contratti di lavoro sono scaduti, il salario reale è al minimo storico, in un mondo del lavoro cha ha elevato a regola naturalizzata lo sfruttamento avido e cinico dell’uomo. Negare un reddito ai disoccupati, ai precari, a chi pur lavorando non arriva a fine mese è cinico. Il mio pensiero va spesso agli studenti, ai giovani, per gli affitti che sono costretti a pagare per stiparsi in doppie e triple affinchè i proprietari di case possano trarre il massimo reddito dal mercato, che quanto più è selvaggio tanto più rende. Io penso che anche questo sia cinico. Anche questa è guerra! E’ la guerra economica che è in corso da anni! E’ la cinica guerra contro i poveri!
Aggiungo l’ultima deriva neoliberista, che legalizza e costituzionalizza la concorrenza, le disuguaglianze e le ingiustizie sociali: si scrive Autonomia Differenziata e si legge secessione dei ricchi. In base ad essa saranno possibili contratti, diritti, servizi al ribasso, con cittadini e cittadine di una regione in concorrenza con quelli/e delle altre e con l’aggravarsi di diseguaglianze e ingiustizie già oggi esistenti, con conseguenze nefaste sulla Sanità, (la Sanita! Mi chiedo cosa abbiamo imparato dall’epidemia), e sulla scuola che si metterà ancora di più al servizio delle imprese. Praticamente la legittimazione della legge della giungla, un darwinismo sociale applicato su scala nazionale dove vince il più forte e di chi è rimasto indietro ce ne fottiamo. Questa è cultura del cinismo.
E’ cinica la resilienza evocata dal PNRR che finanzia opere inutili e devastanti coma il TAV. Noi non ci deformeremo fino alla menomazione e alla perdita di dignità per poi tornare immodificati come prima al servizio degli sfruttatori. Noi la dignità ce la difenderemo, non saremo resilienti ma resistenti!
Opponiamoci alla cultura del cinismo e realizziamo in prima persona una controcultura! Pratichiamo la pietas contro un sistema che ci vuole spietati, pratichiamo la solidarietà contro un sistema che ci vuole indifferenti, discutiamo collettivamente di questioni che riguardano tutti, ritroviamo la gioia e la bellezza di stare insieme, in modo umanamente diverso dalle logiche del profitto, uniamoci e associamoci contro un sistema che ci vuole isolati e separati: insomma facciamo in modo di realizzare una pratica di controcultura! Protestiamo, rispondiamo agli appelli, scendiamo in piazza, immaginiamo un mondo migliore e creiamo una comune pratica di lotta!
Ben concepito e ben detto! Grazie, viva la lotta controculturale!