Arrestati 4 anarchici dello storico circolo “Gogliardo Fiaschi” (partigiano della Resistenza anarchico) di Carrara per la pubblicazione della loro rivista “Bezmotivny-Senza Motivo”.
Un attacco alla libertà di stampa, un attacco alla democrazia.
Gli apparati statali della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza fascisteggiano.
Segnaliamo assieme a questo grave atto repressivo la censura della messa in evidenza da parte dei proprietari del social network Facebook di un nostro intervento che raccontava la storia del feroce pestaggio e delle gravi conseguenze sul giovane marsigliese Hedi da parte della Polizia di Stato francese.
Raccontavamo inoltre la protesta dei sindacati di polizia francesi in seguito all’incarcerazione preventiva di uno dei poliziotti responsabili dell’aggressione e la promessa strappata al Ministro degli Interni di cambiare il codice penale per conferire una sostanziale impunità alle forze dell’ordine.
Nelle democrazie occidentali uno dei principi sbandierati è che tutti i cittadini sono uguali difronte alla legge.
Segnalavamo così un pericoloso attacco allo stato di diritto.
L’argomentazione della censura da parte dei proprietari del Social Network – che si autoproclamano a paladini e presidi della libertà di espressione – è stata che si trattava di un testo con contenuti sensazionalistici, motivo che ci pare del tutto pretestuoso.
È in atto un generale attacco alle libertà democratiche, a cominciare dalla libertà di espressione, conquistate attraverso lotte durissime ben presenti alla memoria di chi non vuole rinunciare alla memoria.
Allo stesso tempo l’ ipocrita propaganda guerrafondaia vuole mobilitarci in una guerra fratricida fra popoli in nome della difesa della civiltà democratica occidentale contro le autocrazie.
L’autocrazia sta in ogni paese, orientale o occidentale che sia, ed è quella del dominio dei grandi capitalisti e degli apparati statali al loro servizio, in un mondo dove 26 miliardari hanno la ricchezza di 3,8 miliardi di persone.
Invitiamo tutti quelli che avvertono il pericolo di un attacco alle già stremate libertà democratiche a non rassegnarsi per accomunarsi in una lotta capace di unire quelli che patiscono in basso.
Parliamoci, prepariamo tutte le condizioni per incontrarsi e lottare insieme.