NO ALLA VERGOGNOSA AGGRESSIONE DEL GOVERNO NETANYAHU CONTRO IL POPOLO PALESTINESE
PACE E GIUSTIZIA SOCIALE PER TUTTI I POPOLI
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha motivato l’ordine di assedio completo della Striscia di Gaza con queste parole: “Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza “.
I primi risultati: quasi la metà degli appartamenti e delle case di Gaza sono inagibili; più di 5000 palestinesi civili uccisi (leader di Hamas uccisi, forse 10); il 60% delle vittime delle bombe sono donne e bambini (dati agenzia Onu rifugiati); 82 scuole e 103 strutture sanitarie distrutte; 10 ospedali non sono più operativi; quasi 1milione e mezzo di sfollati; l’esercito israeliano fa mancare l’acqua; aumentano i casi di varicella, scabbia e diarrea; l’unica centrale elettrica del territorio si è spenta oltre una settimana fa, paralizzando i sistemi idrici e sanitari perché è stato tagliato il rifornimento di carburante; vengono bombardate anche le panetterie; la gente ha incominciato a bere acqua di mare. Prima della guerra la Striscia di Gaza sopravviveva con 500 tir al giorno di aiuti umanitari, adesso si tratta per l’entrata di meno di 20 tir una tantum. L’UNICEF ha lanciato un allarme per 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali che rischiano di soccombere.
Squadroni di coloni israeliani appoggiati dall’esercito sono all’assalto in Cisgiordania: omicidi e torture (3 pastori palestinesi sono stati legati e bendati per ore, sono stati battuti con i calci dei fucili, torturati con le sigarette accese e poi gli è stato urinato addosso), case palestinesi bruciate, quasi 1000 civili costretti a lasciare le loro case. Auto e pick-up cariche di coloni armati di M16 sciamano in cerca di arabi isolati. Nelle carceri israeliane si è incominciato a utilizzare metodi di tortura atroci, tra gli altri assordanti onde sonore, che tolgono il sonno e sono ritenute cancerogene. (Dal Fatto Quotidiano)
Intanto le “democrazie occidentali” che fanno?
Rifiutano un cessate il fuoco umanitario, sostengono questo orrore e inviano armi al governo Israeliano. Reprimono il dissenso interno: 500 giovani ebrei americani sono stati arrestati per aver chiesto l’immediato cessate il fuoco. In Francia è vietato manifestare pro-Palestina e si punisce con l’arresto chi trasgredisce.
Come mai il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non prende in mano il processo di pace e convoca una conferenza internazionale di pace per il riconoscimento dello Stato di Palestina e la definizione di tutti gli aspetti e i punti che dovrebbero porre fine a 75 anni di conflitto?
Chi dice di essere per la pace, la democrazia e per la difesa dei civili, dei bambini sia israeliani che palestinesi, la faccia finita con l’occupazione israeliana che dura ormai da più di 50 anni. Quello che subisce oggi il popolo palestinese è una realtà quotidiana che dura da 80 anni, portata oggi ad un’estrema ferocia punitiva. Chi si ricorda, fra le tante, “ l’ operazione Piombo fuso” del dicembre 2008? Quanti morti e mutilati palestinesi, donne, bambini, anziani, uomini?
Può aiutare ricordare le parole che nel 1956 Moshe Dayan pronunciò nell’elogio funebre di un amico ucciso nel kibbutz israeliano di Nahal Oz, a 3 km da Gaza, da una banda di infiltrati palestinesi: “Come possiamo lamentarci del loro intenso odio nei nostri confronti? Da 8 anni stanno seduti nei campi profughi di Gaza mentre davanti ai loro occhi stiamo espropriando le loro terre e i villaggi, dove prima di loro abitavano i loro antenati”. Figuriamoci oggi dopo 80 anni.
Chi semina terrore e morte raccoglie terrore e morte, una catena che dobbiamo spezzare, a partire dall’ottusità degli indifferenti.
Fra i servili intellettuali italiani (capocordata lo “storico” Paolo Mieli) si incita a serrare le fila, allo scontro di civiltà, all’odio del nemico sull’orlo di una guerra mondiale nucleare, paragonando Russia, Hamas e l’Iran a Hitler. Paragone non certo degno di quello che viene definito e si autodefinisce uno studioso.
N.B. Intanto i grandi produttori di armamenti e i loro finanziatori si leccano i baffi. (Es. Per il 2024 sono previsti 886,3 miliardi di dollari di spesa per la difesa statunitense)
Popoli del mondo uniamoci e ribelliamoci agli apparati statali e ai grandi capitalisti di qualsiasi bandiera che soffiano sul fuoco della guerra e rifiutano soluzioni pacifiche. I popoli, a qualsiasi bandiera appartengano, hanno tutto da perdere dalle guerre che fanno quelli che stanno in alto.
In questo noi che stiamo in basso dobbiamo lucidamente criticare la propaganda di guerra tesa a fomentare lo scontro di civiltà e l’arruolamento delle coscienze ad opera dei servili intellettuali e dei mezzi di comunicazione mainstream al soldo dei vari miliardari.
Un esempio istruttivo:
Quando il battaglione Azov, di fede neonazista dichiarata, combatte contro l’occupazione russa usando violenza e terrore viene acclamato dai maggiori mezzi di comunicazione come gruppo di patrioti a difesa della propria patria.
Quando Hamas, in Palestina, lotta contro l’occupazione israeliana usando violenza e terrore vengono definiti come terroristi, barbari e assassini.
Non possiamo tacere. È necessario impegnarsi e lavorare per un grande movimento popolare che si batta per la pace fra i popoli fondata sulla giustizia sociale e ambientale, per il riconoscimento, la liberazione e l’autodeterminazione dei popoli oppressi, di tutte le oppresse e gli oppressi.
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