Chi vive e lotta per un altro mondo possibile, migliore, non è sonnambulo.

Per il Censis, gli “italiani” vivrebbero come “sonnambuli” sull’orlo della catastrofe. Impauriti da crisi climatica, guerre, tracollo economico, calo demografico.


Non ci voleva mica la scienza del Censis per interpretare lo stato dell’arte per i bassi redditi, gli sfruttati in Italia, in linguaggio comune i poveretti, come noi redattori.


Aggrediti da insufficienti e incerti redditi, da mutui e affitti sempre più esosi, impauriti dal dover aver bisogno della sanità pubblica e dal ripetuto attacco alla scuola pubblico


Noi diciamo che è il sistema e la sua classe dominante ad esser avido, ingiusto e distruttivo. 26 miliardari possiedono la ricchezza di 3,8 miliardi di poveri. L’1 % di ricchi sul pianeta inquina quanto 5 miliardi di poveri. 1 terzo del cibo prodotto al mondo viene buttato.


Chi vive e lotta per un altro mondo possibile, migliore, non è sonnambulo.

Leviamoci come leoni dopo il torpore in numero invincibile, facciamo cadere le nostre catene a terra come rugiada caduta su di noi nel sonno. Noi siamo molti, loro sono pochi.


Battiamoci per una redistribuzione di queste enormi ricchezze private da investire in una nuova maniera di produrre, con un preciso senso della misura, per rispondere al tema ineludibile della crisi climatico-ambientale, per garantire una vita degna a ciascuno, anche a quelli che verranno, per una socialità con servizi pubblici di grande qualità (istruzione, sanità, trasporti, città sane e vivibili assieme al superamento di ogni prospettiva periferica) che soddisfino i bisogni essenziali di ciascuno e di tutte e tutti. Una socialità che trae la sua gioia da una convivialità solidale e condivisiva, attraversata da fremiti di misurata e circoscritta esagerazione, consapevole di quanto sia necessario coalizzarsi contro i pochi che rapinano masse sterminate di umanità.


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