VIVA LA COMUNE!
CITTADINE E CITTADINI AUTORGANIZZATI
Parigi 18 marzo 1871
Alla memoria di Louise Michel
ESSENZIALE PROMEMORIA DEI PRIMI PROVVEDIMENTI DI QUESTI ESEMPLARI ANTENATI, CARISSIMI
• Per 9 mesi viene abolito il pagamento degli affitti e decretata la sospensione delle sentenze di sfratto e morosità
• Requisizione degli alloggi sfitti per i senza tetto
• Per affrontare il problema della disoccupazione vengono costituite cooperative di lavoratori con lo scopo di occupare e riattivare le fabbriche inattive. Le cooperative diventano proprietarie delle fabbriche.
• Vengono soppresse le decurtazioni arbitrarie dei salari operai da parte dei padroni
• Sospensione del lavoro notturno nelle panetterie
• Anche i non-francesi hanno pieno diritto di cittadinanza nella comune. Avvenne così che due polacchi, Dombrowski e Wroblewski, furono tra i comandanti militari e l’ungherese Léo Frankel uno dei commissari della Comune.
• L’esercito permanente viene abolito. Nella tradizione di tutti gli Stati esso era utilizzato non solo per aggredire i popoli stranieri, ma per opprimere gli stessi concittadini. Pertanto, ad esso subentra la Guardia nazionale, che rappresenta tutto il popolo armato. La polizia viene adibita all’esclusivo esercizio della repressione dei reati comuni, togliendole ogni funzione politica.
• Grave errore storico: non nazionalizzare la Banca di Francia, la quale possedeva, in marzo, più di due miliardi e mezzo di franchi tra contanti e titoli. Nei circa due mesi della sua esistenza, la Comune richiese alla Banca prestiti scaglionati per un importo complessivo di circa venti milioni, una somma evidentemente minima rispetto alle disponibilità della Banca di Francia. Versailles, nello stesso tempo, ottenne sovvenzioni per più di 257 milioni, una somma superiore di più di 10 volte a quella percepita da Parigi.
• L’ elezione per tutti gli impieghi amministrativi, giudiziari, educativi e diritto permanente di revoca.
• La retribuzione di tutti gli incaricati di un servizio pubblico con stipendio non superiore al salario di un operaio qualificato.
• La radicale riforma dell’insegnamento, che prevedeva l’istituzione dell’istruzione gratuita, laica ed obbligatoria e la diffusione di scuole femminili e professionali.
• Viene stabilito «di far cessare per i teatri il regime dello sfruttamento tramite un direttore e una società, e di sostituirvi al più presto il regime dell’associazione». I teatri dovevano trasformarsi in «scuola di tutte le virtù civiche», in «un grande istituto d’istruzione».
• Fu stabilita la corte marziale per funzionari e fornitori accusati di corruzione e concussione, prevedendo la pena di morte per i colpevoli.
• Straordinari amministratori quelli della Comune: a fronte di 26.013.916 di franchi di entrate derivanti dalle imposte dirette e indirette, furono spesi 25.138.089 di franchi.
• Venne istituita L’Unione delle donne che si batteva per uguali salari, uguale istruzione e uguali diritti. Furono raddoppiati gli stipendi dei maestri e a questi furono parificate le retribuzioni delle maestre
VIVA I COMUNARDI! VIVA LA COMUNE!
UN ESEMPIO DI EVIDENTE ATTUALITÀ