Camara Fantamadi, un bracciante agricolo di 27 anni di origini malesi è morto nel pomeriggio di ieri mentre tornava a casa in bicicletta dal lavoro nei campi lungo la strada provinciale che collega Tuturano a Brindisi.
Il giovane, dopo aver percorso 10 km in bicicletta per arrivare al lavoro, aveva zappato nei campi per ore, le temperature sfioravano i 40 gradi, la paga era di 6 euro l’ora, due coppette di gelato.
Lungo la strada di ritorno in bicicletta è stato colto da un malore: dopo aver accostato ed essersi inginocchiato ha perso conoscenza e nel giro di pochi secondi il suo cuore ha cessato di battere.
Camara è morto nella guerra spietata che il sistema capitalista conduce contro i poveri.
È un eroe, un nostro eroe.
Ricordiamo che, qualche giorno prima, il sindaco di Nardò- in provincia di Lecce- Pippi Melone, aveva deciso il divieto di lavoro nei campi tra le 12.30 e le 16.
Un tutela per i braccianti, nei giorni e nelle ore della giornata considerati effettivamente ad alto rischio per le altissime temperature che mettono in grave pericolo la salute dei lavoratori. La loro vita.
Riconosciamo questo gesto degno, e su questo punto si ferma la nostra riconoscenza per il sindaco.