Il CAPITALISMO BRUCIA LA TERRA
BRUCIAMO Il CAPITALISMO
Alle armi cittadini
Le masse lavoratrici devono dirigere tutto
L’alternativa è chiara:
o rovesciamento e sconfitta della logica del profitto o estinzione di noi e del nostro mondo!
Stiamo parlando della logica del profitto del grande capitale privato e del grande capitale pubblico corrotto al servizio delle miserabili oligarchie mondiali mascherate di teatrali tuniche democratiche. Dissennata avidità, la loro, incurabile da un riformismo accomodante.
Le ricchezze non si misurano in private delizie di un dissennato, miserabile e tristissimo individualismo, distruttore di futuro.
O i 26 individui che posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone sulla terra socializzano – non certo spontaneamente ma sotto la lucida coercizione dei popoli del mondo – tutte le ricchezze al servizio di un modo di produzione volto alla salvezza del globo e alla giustizia sociale o siamo alla programmazione dell’estinzione.
Altro che navicelle spaziali per miliardari con relativi camerieri e badanti. Come Bezos prospetta per il ristrettissimo club dei miliardari potentissimi, pericolosissimi.
Le illusioni delle classi medie e dei loro consumi saranno triturati dal processo di concentrazione delle ricchezze.
È l’ora che quelli che stanno in basso da asini si mutino in leoni, come nella vecchia canzone; da sottomessi e ottusi complici si trasformino in lucidi e arditi combattenti per lottare per un altro mondo possibile, più giusto, salvaguardato dal saccheggio, dall’ingiustizia, dall’estinzione e cioè dalla rovina generale della stragrande maggioranza del genere umano, l’unica razza che riconosciamo.
Questi sono i dati più attuali che non abbiamo motivo di considerare falsi e sono evidentemente e spaventosamente peggiorativi – rispetto a un decennio fa – riguardo il saccheggio delle risorse e la distruzione del pianeta Terra:
* Contenere il riscaldamento a circa 1,5°C o addirittura 2°C sarà un obiettivo fuori da ogni portata se non verranno imposte riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra.
* Il livello dei mari sale a ritmo triplo rispetto al XX secolo, con gravissimo danno per le zone costiere.
* Le concentrazioni atmosferiche di CO2, nel 2019, sono state le più alte degli ultimi 2 milioni di anni.
*Le ondate di calore raggiungeranno più spesso soglie di tolleranza critiche per agricoltura e salute, con relativi incendi di ettari di foreste, molti appiccati dai servi del profitto.
*Queste temperature stanno intensificando il ciclo dell’acqua. In alcune regioni, questo significa piogge e conseguenti inondazioni spaventosamente più intense, in molte altre significa invece siccità spaventosamente più intense.
*Si intensificherà lo scioglimento del permafrost, la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e della calotta polare e la perdita del ghiaccio marino artico estivo.
*Tutto questo con il correlativo di metropoli infernali per la maggioranza degli uomini.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO