Totale solidarietà militante ai lavoratori arrestati e a tutti i lavoratori in lotta della Texprint di Prato così come a tutti i lavoratori in lotta in Italia, neri, bianchi o blu che siano.
Chiedono che la legge sia rispettata e gli istituzionali custodi della legge li arrestano.
Vergogna!
I lavoratori della Texprint chiedevano da mesi il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro a partire dalle 8 ore al giorno per 5 giorni.
Avevano iniziato uno sciopero della fame con presidio davanti al comune.
Lottavano contro turni che arrivavano a 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, imposti dai padroni della stamperia.
Alla faccia della Repubblica fondata sul lavoro.
Di che razza siano i padroni conta poco, perché sono padroni, tolto il colore sono tutti uguali.
I lavoratori sono stati malmenati e portati, pare scalzi, in questura.
Sono intervenuti i poliziotti del reparto mobile, finanzieri, vigili e carabinieri, mancava soltanto il battaglione San Marco, sarà sfuggito al comando in capo.
Uno spiegamento di forze da blitz contro la criminalità organizzata. Blitz a nostro avviso rari, non si vedono mai arrivare nei consigli d’amministrazione delle banche, per esempio.
In sei fabbriche della zona è partito uno sciopero di solidarietà con questi operai licenziati che hanno avuto il coraggio di denunciare la schiavitù del lavoro nel distretto tessile pratese. Anche i lavoratori della GKN hanno manifestato la loro solidarietà e il loro sostegno alla lotta dei lavoratori Texprint.
Invitiamo tutti i nostri lettori ad esprimere la loro solidarietà.
Proponiamo a tutte le forze che sono solidali nel Trentino di preparare una manifestazione di solidarietà.
Parliamoci per agire insieme.
Non per noi ma per tutti come dicono i Riders in lotta.
Insorgiamo.
Come dicono i lavoratori in lotta della GKN.
Aux armes, citoyens! Alle armi cittadini! (Dalla Marsigliese, attualmente inno nazionale francese)
Le masse devono dirigere tutto.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO
E’ vergognoso che l’orario di lavoro non preveda pause di una giornata e più e che si facciano fare giornate di 12 ore, siamo tornati all’800?
Piena solidarietà ai lavoratori, che difendono i loro diritti e la loro salute. lavorare 12 0re al giorno, qualcuna per i bisogni essenziali, sono troppo poche per un sano vivere.
Grazie compagni dello Spazio Aperto Be.Brecht, per questa ennesima iniziativa militante.
Il vero volto di questo sistema capitalista si mostra in quella maniera di super sfruttamento e con la puntuale repressione dello stato complice e servile. Queste situazioni sono sempre
più numerose e vengono in superfice grazie alla lotta, mai doma, degli sfruttati.
Anche nel paese dove abito, Lavis, vi è stata una ditta dello stesso settore con uno sfruttamento nei confronti dei lavoratori paragonabile alla schiavitù.
https://www.giornaletrentino.it/cronaca/lavoratori-sfruttati-e-picchiati-erano-dipendenti-di-un-azienda-di-lavis-1.2963982
Consapevole delle nostre forze, sono con voi per un’iniziativa pubblica. Grazie.