UN NOSTRO GIUDIZIO SULLA QUESTIONE COVID
La sindemia è una cosa seria e va combattuta collettivamente, con la massima responsabilità e intervento del sistema sanitario nazionale pubblico – conquistato con dure lotte dei lavoratori e dei cittadini – e una seria disciplina del singolo che si fa responsabile di scelte utili e necessarie anche a tutti gli altri, e cioè alla collettività.
Chi se ne fotte di tutti quanti gli altri e pensa solo a se stesso e alla difesa della propria libertà individualistica troverà la nostra ferma critica, se ne necessario fino alla polemica.
Ci battiamo per una campagna di vaccinazione pubblica con queste condizioni irrinunciabili:
– Siamo contrari al fatto che il sistema sanitario nazionale pubblico chieda ai suoi assistiti, i cittadini aventi diritto, l’assunzione personale e privata della responsabilità di qualsiasi conseguenza negativa possa avere il vaccino.
Riteniamo che i cittadini debbano avere il diritto di citare per danni le case farmaceutiche, sostenuti dalle leggi dei governi dello Stato di cui sono cittadini, che devono anteporre l’interesse pubblico dei cittadini a qualsiasi altro interesse privato di grandi o piccole corporation, capitalisti detto in italiano.
– Battiamoci per la gratuità dei tamponi Covid per i salariati, disoccupati e per gli strati sociali a basso reddito.
Draghi dice di no perché non ci sono soldi, con tutte le corporation miliardarie che abbiamo da tassare?
– Quando il possesso privato dei brevetti danneggia gravemente gli interessi generali, e cioè gli interessi dei popoli, esso va perseguito e regolato fino all’esproprio.
I Paesi poveri del mondo sono ancora sordidamente esclusi in larga parte dalla possibilità di vaccinarsi. Un’ infamia.
– Difendiamo, sviluppiamo e miglioriamo la sanità pubblica efficiente e di qualità per tutti i cittadini a cominciare dai nullatenenti e dai poco abbienti.