ADERIAMO CON ENTUSIASMO RICONOSCENTE ALLO SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA DEL PROSSIMO 24 SETTEMBRE
Giustizia climatica e giustizia sociale (sanità, scuola, case degne per tutti, lotta all’ inquinamento, lavoro degno per tutti) sono un’unica lotta.
Siamo d’accordo che la giustizia climatica sia intersezionale come posto nell’appello allo sciopero.
Ci permettiamo di segnalare la mancanza nell’appello del grande protagonista dell’ingiustizia sociale e ambientale, il maggior responsabile che ben si nasconde tentando di presentarsi come naturale. Chiamiamolo col suo nome, non abbiamo paura: il grande capitale finanziario, i grandi capitalisti.
26 individui (si dice siano uomini) miliardari posseggono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone sulla Terra. I dati sono del 2019, ora la situazione è ulteriormente peggiorata.
È bene che si continui a gridarlo indignati, incazzati.
Tutto ciò non ha niente di naturale, è del tutto umano nella storia umana, cioè in un ambito dove si può cambiare.
Mettiamo i primi 6 nomi di questo miserabile elenco di uomini in tutto uguali a noi tranne che per i miliardi strappati con le loro immense proprietà private ai tuguri, alla fame, alla disperazione, al lavoro, alla disoccupazione di miliardi di persone: Jeff Bezos, Elon Musk, Bernard Arnault, Bill Gates, Mark Zuckerberg, Warren Buffett.
L’imperialismo e il colonialismo, come scrivete, sono responsabili del saccheggio e delle tragiche diseguaglianze con cui la crisi climatica colpisce le diverse aree del globo.
I protagonisti dell’imperialismo e del colonialismo sono banche, multinazionali, grandi corporation: in una parola le articolazioni geo-storiche (la buttiamo lì) del grande capitale finanziario.
Viva il sindacato ALLCA-CUB, l’unico sindacato che a quanto ci risulta ha aderito allo sciopero.
L’impegno dei giovani che hanno lanciato lo sciopero è un impegno giusto, degno, necessario.
Alla lotta! Tutti uniti, sorelle e fratelli, giovani e anziani, vecchi e bambini in lotta per un futuro degno per l’umanità, per tutti noi che soffriamo in basso per la dissennata avidità di chi sta in alto.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT TRENTO