A Roma violento attacco neofascista alla sede nazionale del sindacato CGIL.
Gli autori dell’attacco sono il braccio armato dei comitati d’affari che rivendicano l’eredità del regime fascista:
un cupo intreccio di capitale finanziario, forze sociali reazionarie e di una cultura e di un’ideologia che mettono al primo posto terra, sangue e dominio del più forte sul più debole: la versione dittatoriale aperta del dominio del grande capitale.
Negli anni ’20 i fascisti assaltavano le case del popolo e le sedi dei sindacati, picchiando e uccidendo militanti operai e contadini.
Il massimo risultato di questo nazionalismo reazionario:
ci ha portati dritti e sconciamente impreparati in uno dei più grandi massacri della storia umana, la Seconda guerra mondiale.
Milioni e milioni di morti tra i popoli del mondo, milioni di italiani morti. Nazionalisti che non avevano a cuore la nazione. Nazionalisti nemici del popolo e amici degli industriali e degli agrari, cioè dei padroni.
Chi sta in basso, chi è diverso, povero, emarginato, chi si batte per la giustizia sociale conosce già da tempo le continue aggressioni con intimidazioni e botte dei neofascisti.
I gruppi dirigenti della CGIL negli ultimi anni non si sono opposti con chiarezza e cioè con grandi mobilitazioni, scioperi e manifestazioni di massa contro le politiche neoliberiste antipopolari del grande capitale e di tutti i governi italiani inginocchiati di fronte agli interessi padronali. Gli interessi dei lavoratori sono stati sacrificati agli interessi dei padroni.
Uno per tutti i micidiali tagli alla sanità pubblica.
Solidarietà con i lavoratori CGIL e con tutti i lavoratori.
Chiamiamo i militanti di base e i lavoratori a criticare la fallimentare politica collaborazionista e subalterna ai padroni dei gruppi dirigenti della CGIL e degli altri sindacati confederali, a unirsi e a organizzarsi.