CILE
Quasi 50 anni fa il primo grande esperimento di neoliberismo nel mondo e la prima grande lotta contro il neoliberismo.
Uno degli scriventi durante una permanenza di studio svoltasi in Cile qualche hanno fa ha potuto verificare il classismo spaventoso – frutto di decenni di neoliberismo -che si poteva vedere nelle scuole per i ricchi, negli ospedali per i ricchi, nelle baraccopoli per i poveri, una povertà che con la lotta popolare è insorta come dignità.
La nostra lotta comune ha una lunga storia, che comprende quell’epopea e continua a essere viva.
Viva la lotta del popolo cileno!
Viva la giustizia sociale senza la quale la libertà è roba per gente danarosa!
Che bello! Adesso la speranza è materialisticamente fondata! Il Cile è un fatto realmente accaduto. Ha vinto una nuova generazione che in questi anni ha fatto quello che lo spazio aperto indefessamente e con fede incita a fare: accomunarsi per opporsi alle diseguaglianze sociali. In Cile ha vinto una generazione che in questi anni si è battuta contro i processi di privatizzazione di ciò che in un mondo migliore è pubblico: la scuola, la sanità, il welfare tutto. Il contrario affama le classi più povere. Il Cile è un esempio di utopia concreta, storicamente mediata, che si radica nel terreno storico-sociale, e prende le mosse dalle condizioni oggettive materiali date.
Questo vuol dire che è proprio la realtà che ci dice di sognare, per unire oggettivo e soggettivo. Di sognare ad occhi aperti.
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