DODICESIMA PUNTATA
INESSA ARMAND UNA DEI NOSTRI!
UN GRANDE ESEMPIO
Romanzo biografico in 14 puntate
Da allora la sua salute cominciò a declinare, ma non si sottrasse ai suoi impegni. Nella primavera del 1920 diresse la II Conferenza delle lavoratrici russe, a giugno iniziò a collaborare alla rivista Kommunistca, dal 19 luglio partecipò come interprete al II Congresso dell’Internazionale Comunista e subito dopo presiedette la Conferenza internazionale delle donne comuniste. Il 17 agosto, priva quasi di forze, partì col figlio Andrej a ricoverarsi in una casa di riposo di Kislovodsk.
I suoi ultimi pensieri sono consegnati nelle pagine del suo diario. Il 1º settembre scrisse:
« Non ho più sentimenti di calore che per i figli e per Vladimir Ilič […] È come se il mio cuore fosse morto. Ho l’impressione che, avendo dato tutte le mie forze, tutta la mia passione a V. I. e alla causa del lavoro, tutte le mie fonti d’amore, di compassione per le persone, di cui prima il mio cuore era così ricco, si siano esaurite […] Sono un cadavere vivente ».
Il 9 settembre annotò: « Come una buona attrice che ripete cento volte la scena che non la tocca e non l’ispira, ripeto a memoria gesti convenuti, sorrisi, facce e anche parole di cui m’ero già servita un tempo, quando provavo veramente i sentimenti che essi esprimono. Ma il mio cuore resta morto, la mia anima tace […] Emana da me un freddo che la gente percepisce, e si allontana da me ».
Quella dell’11 settembre è l’ultima pagina del diario, che sembra contraddire quei pensieri desolati: « l’amore…
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