GIÙ LE MANI DAL 25 APRILE!
NESSUNA BANDIERA NATO AL 25 APRILE.
La Resistenza è rossa, italiana e antifascista non è amerikana.
La Resistenza italiana è stata una guerra patriottica e popolare antifascista, per la giustizia sociale e la libertà da ogni oppressione.
I lacchè in livrea dei milionari italiani stanno tentando di assoldare il 25 aprile nella propaganda guerrafondaia che presenta l’attuale guerra in Ucraina come scontro fra democrazie e autocrazie: una cortina fumogena per nascondere la verità di uno scontro inter-imperialistico che i popoli, in questo momento quello ucraino particolarmente, patiscono con morti, fame e sopraffazione.
Dove ci sono i miliardari non c’è democrazia, c’è una falsa democrazia formale.
I miliardari sarebbero altrimenti milionari di pochi milioni perché estenuati dalle giuste tasse imposte del popolo, legati da solidi lacci e lacciuoli ai doveri nei confronti delle cittadine e dei cittadini del suolo patrio e tenuti ben lontani da ogni paradiso fiscale.
Il popolo americano, come altri, è particolarmente rimbambito per quanto riguarda le tasse ai miliardari, colpiti da scarni prelievi.
26 individui miliardari posseggono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone sulla Terra (dati 2019 in forte peggioramento).
Non lasciamo diventare il 25 aprile una ricorrenza senza sostanza e priva di ogni forza polemica nei confronti del grande capitale, l’avido e spietato nemico di tutti noi che stiamo in basso, disoccupat@, lavorator@ di scarsa paga, pensionat@ estudent@ poveri.
Un’ondata di proteste per reagire all’infamia della riduzione delle speseper la scuola, per la sanità, in favore delle spese militari!
Il governo sta decidendo che entro il 2025 la spesa pubblica per la scuola italiana dovrà scendere dal 4% al 3,5% del PIL. (Facendo due calcoli alla buona dovrebbero essere circa 9 miliardi in meno all’anno, ma accettiamo volentieri correzioni ben documentate)
Con questi tagli l’Italia diventerà l’ultimo paese in Unione Europea ad investire nella scuola.
Intanto il governo ha deciso che le spese militari aumenteranno (gradualmente ma aumenteranno) di 13 miliardi all’anno.
Rinnoviamo la lotta imparando dalle sconfitte. I bambini, compresi i nostri, ci guardano. È nostro dovere dialogare con loro e per loro, consegnare loro nel presente un futuro di educazione degna, pubblica, gratuita, un futuro di pace, di gioia di vivere.
Un vero amore per i nostri figli non può che diventare un dovere nella lotta per la pace e contro la distruzione delle condizioni per l’umanità di vivere sulla Terra.
Il 25 aprile delle gloriose partigiane italiane, dei gloriosi partigiani italiani e del glorioso popolo italiano non ha niente a che vedere con gli stati maggiori della NATO, nemici della pace fra i popoli fondata sulla giustizia sociale.
Siamo fieri di appartenere ad un popolo che nella sua maggioranza è contrario ad inviare armi per la guerra in Ucraina.
Il 25 aprile o è una data anticapitalista o è un miserevole imbroglio.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO
Non solo quelle della Nato, ma neanche quelle dell’ucraina o dell’Europa, e nemmeno croci uncinate o simboli nazisti.
Nazismo/ fascismo faccie del capitalismo imperial liberista !
Viva il 25 Aprile, viva i partigiani, no alla guerra,
fuori l’Italia dalla nato.