Come risposta alla crisi, all’isolamento, alla disperazione e alla mancanza di senso a cui questa sembra condannarli, singoli, dai 18 ai 72 anni, decidono di vivere assieme dando forma, nella quotidianità, ad un’effettiva praxis di lotta, di solidarietà ed amicizia, accomunandosi nell’impegno a realizzare un altro mondo possibile. Anche divertendosi, con la gioia di fare il proprio dovere.
Nascono così le prime C.UR.P., Comuni Urbane Popolari.
La loro storia trova definizione all’interno del movimento altermondialista con la Comunità degli Amici del Chiapas, poi Pastora Pavon, e un saldo riferimento nell’esperienza zapatista del sud est messicano.