Aaron Bushnell, 25 anni, soldato dell’aeronautica statunitense, ha intrapreso un atto di protesta estrema dandosi fuoco in nome della Palestina.Queste sono state le sue ultime parole prima di darsi fuoco:
“Non sarò più complice del genocidio. Sto per intraprendere un atto di protesta estremo, ma, rispetto a quello che le persone hanno vissuto in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso sarà normale”.
Il soldato è stato trasportato in ospedale ma è deceduto poco dopo.
Un uomo degno in un contesto indegno. Di che contesto stiamo parlando? Mentre fa discorsi di moderazione all’alleato israeliano il governo statunitense prevede di inviare nuovi armamenti e finanziamenti al governo e all’esercito israeliani, fra i quali per esempio un migliaio di bombe MK.82. È fin troppo evidente che siamo di fronte alla complicità con il genocidio del popolo palestinese.
Il nostro rispetto a Aaron Bushnell. Prendiamo un impegno fratello: non ti dimenticheremo.
Non avremmo voluto pubblicare il video, scegliamo di pubblicarlo perché ci immaginiamo che lui volesse che venisse diffuso il più possibile come atto di denuncia.
A ciascuno la responsabilità di impegnarsi in una lotta quotidiana per fermare il genocidio in corso in Palestina, fino alla sconfitta dell’oppressione coloniale.
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