AGITU IDEO GUDETA È STATA ASSASSINATA
Le indagini sono in corso
Donna Etiope, fuggita dal suo Paese all’età di diciotto anni, dal 2010 viveva in Trentino. Già in Etiopia si era battuta contro il land grabbing, ovvero l’espropriazione forzata, da parte delle multinazionali delle proprietà degli agricoltori e allevatori autoctoni. Perseguitata per la sua lotta, per questo aveva ottenuto in Italia lo status di rifugiata. In Trentino aveva fondato l’azienda La Capra Felice, un progetto controcorrente basato sul recupero e la valorizzazione di un terreno abbandonato, in montagna.
Nella sua azienda biologica, in località Frassilongo, Agitu allevava capre di razza Mochena, a rischio estinzione. Ristrutturando un vecchio edificio presente nel fondo, aveva creato un caseificio dove produceva le eccellenze casearie trentine, dal formaggio a latte crudo.
Aveva subito recentemente minacce e aggressioni fisiche razziste.
“Questo non è il tuo posto, brutta negra, torna al tuo paese” erano solo alcune delle frasi offensive che un uomo del posto le rivolgeva.
ASSAI GRANDE IL NOSTRO DOLORE
IL FEMMINICIDIO NON HA COLORE