“CARICO RESIDUALE”?

Guardiamo alla soluzione introdotta per i profughi ucraini: libertà di circolazione e di insediamento nel luogo di loro scelta.
Quale diritto, quali calcoli rendono giustificabile la mancata adozione della stessa civile misura per i profughi di altre guerre, ma arrivati dal mare e con la pelle più scura?

Il ministro dell’interno ha parlato di “carico residuale” in riferimento a quegli esseri umani a cui non sarebbe concesso approdo e cura.

Carico residuale non è che un altro nome dato agli scarti scartati, all’immondizia.

A chi verrebbe in mente di definire degli esseri umani “carico residuale”? Ci vorrebbe un Primo Levi per farsi spiegare cos’è un “carico residuale” fatto di carne umana, di anime ferite, di sguardi spersi, di famiglie separate.

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