In Francia Marcia della libertà contro l’ingiustizia sociale, la legge “Sicurezza globale” e le servili violenze della polizia
La proposta di legge vieta di fotografare, filmare e pubblicare fotografie e video di agenti della polizia di uno stato democratico in attività di servizio pubblico.
Questa legge sulla “sicurezza” è un attacco totalitario (direbbero lor signori) al diritto di libera informazione e al principio di responsabilità di chi è preposto a tutelare i diritti della “democrazia”.
Ne citiamo alcuni di questi diritti:
libertà di manifestazione, di espressione, di stampa – cioè di poter pubblicare anche i reati di un agente della polizia di stato così come di ogni altro funzionario di uno stato costituzionalmente democratico – libertà di organizzazione per quelli che stanno in basso, i lavoratori, i disoccupati, gli esclusi.
Pieno sostegno militante alle donne, agli uomini, ai giovani, a tutti quelli che si oppongono e si ribellano alle leggi ingiuste, un esempio per tutti!
Salutiamo con grandissima gioia la partecipazione alle manifestazioni delle Ong per i diritti umani nel cuore delle cosiddette “democrazie” politiche, di certo non sociali.
“Sicurezza globale”? Di sicuro Sicurezza per le casseforti di lor signori, non per la dignità del lavoro, della sanità pubblica, dell’istruzione pubblica e delle pensioni sociali, non della giustizia sociale!
Dopo giorni di manifestazioni pare che il parlamento francese sospenderà e riscriverà l’articolo 24 della legge.
Solidarietà internazionalista con gli arrestati!
Viva la Francia ribelle! Viva la Comune!
Debout les damnés de la terre! In piedi dannati della terra!
Controcultura: Spazio aperto Be.Brecht