Nella cultura dominante prevale una posizione che si può riassumere con questa frase di Kirkegaard: “Aut-Aut: vivere esteticamente o vivere eticamente”
Noi rispondiamo a questa falsa contrapposizione in questo modo:
La maniera di vivere, la pratica nel quotidiano sono mutilate sia senza estetica che senza etica.
Il bello, il buono e una effettiva giustizia sociale (aggiungiamo noi) sono un trio indispensabile affinché la vita non precipiti in un quotidiano meschino, indegno e infelice.
Senza l’estetica l’etica è un vuoto formalismo incapace di proporre e realizzare l’impegno nella lotta degli sfruttati contro l’ingiustizia sociale e ambientale. Una lotta con non rari momenti di gioia di vivere.