L’atto morale va inteso come espressione del bene. Mai come puro dovere.
Il dovere come imperativo categorico può fare a meno di pensare e di scegliere, di definire il bene contro il male. Questo è inaccettabile.
Il dovere non può essere seguire la volontà del più forte.
I burocrati che senza pensarci mettono in atto il male conformandosi a procedure amministrative su vasta scala esprimono il nazismo del grande capitale.