Colonialismo italiano:
I liberali battistrada dei fascisti.
Lo sfondo storico del razzismo attuale: proliferante.
• La prima colonia italiana (1882-1890): Eritrea
I governi liberali usarono gli stessi metodi feroci che avevano già sperimentato nel Mezzogiorno d’Italia con la lotta al brigantaggio:
un’azione di repressione a tappeto con uso indiscriminato di tribunali speciali e condanne a morte per fucilazione o impiccagione comminate con estrema facilità, in mancanza di prove e spesso anche di un vero processo.
Nicola Labanca ha ravvisato nell’atteggiamento dei generali italiani in Eritrea una fascinazione per il mito della frontiera americana, in cui si vagheggiava la conquista totale del territorio e l’annientamento della popolazione locale.
• L’isola di Nocera: dal 1887 fino al 1941 uno dei più noti fra i tanti campi di prigionia per gli oppositori dell’occupazione italiana.
Testimonianza di un ufficiale italiano:
“I detenuti, coperti di piaghe di insetti, muoiono lentamente di fame, scorbuto e di altre malattie. Non un medico per curarli, 30 centesimi pel loro sostentamento, ischeletriti, luridi, in gran parte hanno perduto l’uso delle gambe ridotti come sono a vivere costantemente incatenati sul tavolato alto un metro dal suolo”.
• La guerra di occupazione della Libia per mano dell’Italia governata da Giolitti
Feroce rappresaglia a Tripoli (fra i 1000 e i 4000 morti stimati)
Giolitti ordina la prima deportazione indiscriminata di massa di libici in Italia. Essa costituì fino al 1943 un elemento strutturale del sistema punitivo coloniale dell’Italia. (Fra le 5-6 mila persone stimate)
Il fascismo eredita dallo stato liberale le colonie di Eritrea, Somalia e Libia (denominazione data nel 1934) e un bagaglio consistente di esecuzioni capitali, detenzioni illegali e disumane, deportazioni e massacri.
Per leggere l’intervento integrale: http://www.collettivobebrecht.it/controcultura/sfondo-storico-del-razzismo-attuale-proliferante/?fbclid=IwAR1iL32zD9VokI1tHpv_gxDhe0k5K9Rhw4qTeK88ezOsYQCh20HUdiB2egk