Partecipiamo con alcuni punti critici per noi indispensabili al testo di convocazione (note che troverete in fondo dopo il testo convocatorio) e invitiamo tutte e tutti a partecipare all’Assemblea pubblica CONTRO LA GUERRA di sabato 6 maggio, ore 15:00, al Parco S. Chiara di Trento. L’obbiettivo è la costruzione di un ampio movimento popolare di opposizione alla guerra.
Questo il testo con il quale il presidio è stato convocato:
“Siamo ormai sul piano inclinato in fondo al quale c’è la Terza Guerra Mondiale. Mentre ancora infuriano I combattimenti in Ucraina tra l’esercito russo e un fronte bellico sostenuto da 31 paesi della NATO, si sta preparando lo scontro diretto tra USA e Cina.
Le esercitazioni militari (in Italia, in Germania, nell’Est europeo, nell’Indo-Pacifico) si fanno sempre più imponenti. I piani di riarmo crescono a scapito di salari, pensioni, sanità. La propaganda bellica diventa ancora più subdola e feroce (con un vero e proprio Comitato, istituito dal ministro Crosetto, formato da giornalisti e professori universitari con l’elmetto), mentre la repressione colpisce ogni forma di dissenso non puramente formale. Questo sistema sociale è ormai una potenza che divora se stessa divorando la natura, il lavoro dei vivi e i vivi stessi. La crisi di valorizzazione capitalistica e il declino dell’imperialismo occidentale rendono tale potenza ancora più distruttiva e predatoria. Come possiamo vedere, ad esempio, dall’imposizione delle opere finanziate dal PNRR.
In questo contesto, a fine maggio, al Festival dell’Economia, economisti, tecnocrati, ministri di un governo guerrafondaio, generali, ex capi dei servizi segreti, presidenti di Confindustria arriveranno a Trento per parlarci di un “mondo nuovo tra pandemia e guerra”. Un mondo sempre più cibernetico, deumanizzato, abitato da pochi ricchi e da una massa di schiavi che non possiedono nulla, nemmeno i propri corpi.
Non abbiamo fronti da sostenere né valori ammuffiti nel cui nome farci arruolare. Ciò di cui abbiamo drammaticamente bisogno è una mobilitazione internazionalista dal basso: contro ogni invio di armi, per imporre il cessate il fuoco in Ucraina, per contrastare attivamente l’economia di guerra e I suoi pifferai. Costruiamola assieme”.
Punti critici:
• “I piani di riarmo crescono a scapito di salari, pensioni, sanità” e istruzione pubblica aggiungiamo noi.
• “Questo sistema è ormai una potenza che divora se stessa divorando la natura”.
Per noi: questo sistema sociale pur di mantenere i privilegi di pochi (26 miliardari che posseggono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone) divorando la natura divora IN PRIMIS i poveri, gli sfruttati, quelli che stanno socialmente in basso. Sul breve, medio, medio-lungo termine i ricchi se la passeranno meglio dei miliardi di poveri e sfruttati in un mondo sempre più devastato dai cambiamenti climatici prodotti dal capitalismo. I miliardari, prima di divorare se stessi, saranno di un egoismo spietato.
• “…. mondo abitato da una massa di schiavi che non possiedono nulla, nemmeno i propri corpi…” Li possiedono solo per venderli, e se non li vendono non possono riprodurli. In primis manca una coscienza storica, lucidamente realistica, della propria condizione di schiavi salariati.
• “Non abbiamo fronti da sostenere”. Ci sembra un grave errore, non abbiamo fronti da sostenere ma abbiamo certissimamente fronti da costruire, il fronte degli sfruttati contro gli sfruttatori.