È in corso dal marzo scorso la più grande esercitazione a guida statunitense dal dopo guerra fredda con operazioni che vanno dai Paesi baltici al Nord Africa, passando per i Balcani:
la Defender Europe 2021, 27 eserciti con 28.000 militari impegnati.
Secondo le valutazioni dell’Osservatorio Milex le spese militari del governo italiano nel 2021 sono in aumento del 8% rispetto all’anno scorso, 25 miliardi in totale.
Un esempio: con gli stessi soldi si potrebbero costruire e attrezzare 50 nuovi ospedali analoghi al grande ospedale che si sta costruendo a Padova oppure un gran numero di scuole sane, ben fatte, luminose, con spazi adeguati e sicuri.
Intanto gli Stati Uniti stanno portando nuove bombe atomiche nelle basi militari in Italia, senza nessuna reazione né del governo né dei parlamentari, quelli eletti dal popolo per affermare e difendere il presente e il futuro del popolo.
Per le donne e gli uomini, le cittadine e i cittadini degni questo è inaccettabile, può avere una sola risposta degna: un’opposizione intransigente senza se e senza ma.
Proponiamo di riprendere e rinnovare l’impegno della grande esperienza di lotta dei movimenti contro la guerra, contro la NATO, per la pace e la giustizia sociale e ambientale. Nel 2003 tre milioni di donne, uomini, giovani e bambini manifestarono in piazza contro la guerra in Iraq.
Questo impegno non è moralmente e culturalmente rimandabile. Rinnoviamo la lotta imparando dalle sconfitte.
A tutte le sorelle e i fratelli, le compagne e i compagni, le cittadine e i cittadini, a tutte le associazioni e le realtà impegnate contro gli imperialismi in guerra e sempre incinti di una tendenza alla guerra mondializzata, proponiamo di iniziare a prospettare assieme la preparazione di una grande giornata nazionale ed europea contro la guerra con manifestazioni contemporanee, ognuno nelle sue città, che potremmo collocare in prima ipotesi in una giornata di ottobre/novembre di quest’anno.
Qualsiasi guerra dei grandi capitalisti è una guerra contro i poveri, contro i popoli, contro l’umanità.
La guerra dei poveri, degli sfruttati di qualsiasi colore contro i ricchi, gli sfruttatori di qualsiasi colore è l’unica guerra giusta.
Siamo in tanti e speriamo che si possa arrivare a una forte e grande giornata di lotta, autoconvochiamoci.
Un forte abbraccio fatto di speranza e solidarietà.
CONTROCULTURA: SPAZIO APERTO BE.BRECHT – TRENTO
Organizzare una giornata contro la guerra in ogni paese del mondo è una cosa da fare.
un bel dialogo, grazie, è necessario!