Sugli incendi in Grecia

Quasi tutte le foreste della Grecia sono da molti giorni in fiamme e gli incendi si espandono dal nord fino all’Attica. Una enorme nube nera ha reso l’aria irrespirabile ad Atene ed è arrivata fino alla Sicilia e a Malta. I vigili del fuoco combattono eroicamente coi pochi mezzi rimasti dopo i tagli predatori alle risorse pubbliche degli ultimi anni, voluti da Unione Europea e governi nazionali subalterni.

Quando parliamo di ingiustizia ambientale pensiamo a questo, come anche all’ 80% dei ghiacciai alpini che rischia di scomparire entro il 2060, alla siccità sempre più intensa, allo scarico dell’acqua della centrale nucleare di Fukushima nell’Oceano, nonostante le preoccupazioni dei pescatori, agli attuali 2 miliardi di persone nel mondo non aventi accesso alle risorse idriche che potrebbero salire a 3 miliardi entro il 2050, all’inquinamento dell’acqua potabile in Veneto con le molecole di PFAS, indegradabili.
Nella regione dove scriviamo, il ridente Trentino, vogliono fare passare la nuova circonvallazione ferroviaria TAV su terreni altamente inquinati dalla vicinanza ai siti di interesse nazionale per l’inquinamento della ex fabbrica Sloi di piombo tetraetile, con seri pericoli per l’inquinamento delle falde e dell’aria. Sono solo alcuni esempi.

Torniamo alla Grecia perché ci sembra un esempio gravemente preoccupante ma istruttivo su come i grandi capitalisti e i governi corrotti al loro servizio tentano di mascherare le loro responsabilità nel disastro ambientale manipolando l’informazione per indirizzare la rabbia popolare contro chi non ha nessuna responsabilità, contro chi è più debole, contro l’immigrato e non contro chi ha ridotto gli strati popolari greci alla miseria attraverso le famose riforme lacrime e sangue pro milionari, che saccheggiano le risorse del paese.

Tutto questo con l’uso spregiudicato di bande che si ispirano al nazifascismo.

In Grecia bande fasciste e razziste si sono radunate con pieno armamento (spesso di tipo militare) dopo che le TV al servizio del governo, trovandosi in difficoltà a coprire la totale indifferenza del governo verso gli incendi che devastano il Paese, hanno cominciato a diffondere il menzognero racconto che tutti gli incendi sarebbero dolosi, opera degli immigrati spediti appositamente in Grecia da Erdogan.

Sono stati trovati tra le ceneri della foresta 28 cadaveri carbonizzati non vittime delle fiamme, ma dell’odio razzista.

Uno dei tanti “cacciatori” si è vantato in un video di aver ammassato nel suo furgone 13 rifugiati terrorizzati, chiedendo la ricompensa.

Ronde armate girano per la città di Alexandroupolis aggredendo chiunque non sembri un “vero greco”. Parate di squadracce strillano slogan razzisti e cantano canzoni naziste nella totale assenza della polizia. Sui social media dominano i consigli su come uccidere con il coltello e come far sparire il cadavere dell’ “invasore”.

No alla barbarie! Lanciamo un appello perché se ne parli il più possibile, per denunciare, per produrre coscienza e opposizione nelle vaste masse popolari, in Italia come in tutta Europa.

Seguendo il suggerimento di un nostro interlocutore abbiamo aperto un canale Telegram! Per dialogare e criticare le nostre proposte di critica alla cultura dominante vi invitiamo a iscrivervi: https://t.me/ControculturaSpazioapertoBBrecht

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