In una società nella quale ciascuno è imprenditore di se stesso, domina un’economia dello sfruttamento e della “sopravvivenza”: essa è diametralmente opposta alla non-economia dell’Eros e della morte.


Il neoliberismo, con i suoi disnibiti impulsi egocentrici e prestazionali, è un ordine sociale nel quale l’Eros è completamente scomparso.
Colui che “sopravvive” assomiglia al non-morto, che è troppo “morto” per vivere e troppo “vivo” per morire.

La nave dell’Olandese volante, il cui equipaggio è formato, secondo la leggenda, di non-morti (morti viventi), può essere interpretata come un’analogia dell’odierna società della stanchezza.
L’Olandese volante, che “senza scopo, senza sosta, senza pace”, “vola come una freccia”, assomiglia all’attuale soggetto di prestazione, alle lavoratrici e ai lavoratori esauriti, depressi, la cui libertà si rivela una condanna a dover eternamente sfruttare se stessi.

Non volgiamo più essere dei morti viventi!
Alla lotta sorelle e fratelli lavoratrici e lavoratori!

Ammutiniamoci. Buttiamo a mare l’Olandese volante, il grande capitale, e i suoi lacchè.
La scelta è chiara, vivere da vivi!

Come dice il compagno FrankTreDita
“Per morire da vivi! Epica erotica contro la dittatura del capitale!”
