Solidarietà con la compagna del Collettivo Bristol di Lavis

Lo scorso 29 ottobre il Collettivo Bristol di Lavis (Trento) ha ospitato all’auditorium comunale del paese una tappa del NazraShortFilmFestival, un festival di cortometraggi palestinesi.

Qualche giorno prima della serata una giovane ragazza incinta, appartenente al Collettivo, è stata convocata nella Stazione locale dei Carabinieri e sottoposta a un interrogatorio in merito all’iniziativa che stavano organizzando.

Denunciamo questa grave procedura intimidatoria da parte di chi dovrebbe tutelare la tranquillità e la libertà d’espressione delle cittadine e dei cittadini.

Valori non certamente rispettati e garantiti da una simile convocazione.

La manifestazione indagata consisteva e si articolava nella proiezione di alcuni cortometraggi, in un buffet ad offerta libera i cui ricavati sono stati devoluti a un organizzazione umanitaria, Gazzella ONLUS, e infine in un dialogo con un rappresentante della campagna italiana di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, una campagna non violenta di pressione popolare nei confronti di uno stato che sta commettendo un genocidio grazie alla complicità europea e statunitense, accusa di genocidio accolta anche dalla Corte internazionale di giustizia.

Siamo sicuri che la convocazione dei Carabinieri alla compagna sia un atteggiamento coerente con i presupposti e le regole della nostra Costituzione?

Invitiamo a denunciare e diffondere il racconto di questo come di tutti gli atti che troppo facilmente possono essere con un’attitudine intimidatoria.

La nostra più affettuosa e decisa solidarietà con la compagna.

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