Le periodiche rilevazioni dell’Istat segnalano una quota crescente di cittadin@ italian@, quantificat@ in circa 2 milioni di famiglie, che scelgono di rinunciare alle cure mediche necessarie.

Tra il 2022 e il 2023 la spesa sanitaria pubblica è cresciuta solo del 2%. La spesa per la sanità privata è cresciuta del 7%, oltre tre volte più veloce.

Tra il 2016 e il 2023 il peso della spesa privata sul totale è salito dal 20 al 25%.
Sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto annuale pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato.
È istruttivo leggere le componenti della spesa privata che sono cresciute più velocemente.

L’aumento maggiore tra il 2022 e il 2023 riguarda la spesa per la salute mentale. I pagamenti agli psicologi sono aumentati del 19% in 12 mesi e sono quasi triplicati tra il 2016 e il 2023.
Continua sotto il governo Meloni il piano decennale di distruzione dei servizi pubblici a favore del dominio dei grandi capitali privati.

Questo significa sofferenza, umiliazione, disperazione per milioni di cittadin@. Una vergogna contro cui uniti noi dobbiamo lottare per renderla insopportabile!
I conti pubblici in sofferenza impongono manovre severe, tagli pesanti ai servizi pubblici. Lo dicono il governo e l’Unione europea.




Ma allora perché non tassare le multinazionali e i grandi ricchi che in questi ultimi anni macinano profitti milionari?

Secondo il Tax Justice Network, il gettito fiscale (i soldi provenienti dalle tasse) perduto a livello globale ammonta a 492 miliardi.
Le multinazionali eludono le tasse grazie a manovre contabili che permettono loro di pagarle nei paradisi fiscali. Una delle soluzioni proposte è imporre di pagare le tasse nei Paesi dove si vendono beni e servizi. l’ONU e l’OCSE stanno lavorando per raggiungere un accordo internazionale in questa direzione.


Sorpresa! Tuttavia non ci sarà una tassazione equa dei milionari perché “i paesi ricchi” (ricchi di miliardari) si oppongono: Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Israele, Giappone, Corea del Sud, e i paesi europei si accodano.
Molti credono che le multinazionali e i milionari sfuggano alle tasse grazie ai paradisi fiscali, ma la realtà è che i paradisi fiscali sono la foglia di fico che nasconde l’opposizione dei governi dei “Paesi ricchi”, compresso il nostro, alla tassazione dei milionari.
Gli Stati sono sottoposti al ricatto del capitale transnazionale e, per attrarlo, accettano sconti fiscali e abbassano gli standard di protezione del lavoro e dell’ambiente.




Ma come si spiega questo se va contro i cosiddetti “interessi nazionali”?

Perché lo Stato, il governo e il sistema politico per “nazione” attualmente intendono la nazione dei milionari al cui servizio agiscono.








Ricordiamocelo quando sentiamo abbiare e ululare con fare tronfio e gradasso le e i nostri governanti. Stanno mettendo in scena la loro totale subalternità ai milionari e ai grandi capitali mentre straparlano di difesa degli interessi nazionali e le scuole cadono a pezzi, milioni di persone non possono più curarsi, l’aria delle grandi città rimane velenosa, migliaia di lavoratrici e lavoratori muoiono sul posto di lavoro.


Alla lotta cittadin@, formiamo i nostri battaglioni.