

PUNTATA


I patti collaborazionisti del sionismo con i nazisti non emersero pubblicamente fino al 1953, l’anno del caso Kastner, cioè l’accordo del 1944 tra Rudolf Kastner, esponente di spicco del Comitato di Salvataggio dell’Agenzia Ebraica a Budapest, e il colonnello nazista Adolf Eichmann, responsabile della soluzione finale in Ungheria. Nelle mani di questi uomini c’era il destino di più di 800.000 ebrei ungheresi. Kastner non era da solo, ma era appunto il responsabile del movimento sionista, ufficialmente riconosciuto dalle gerarchie del Reich come negoziatore. Dopo la denuncia di collaborazionismo dello scrittore israeliano Grünwald ai danni di Kastner, partì uno spinoso processo e la verità cominciò a venire a galla. [Si veda Segev Tom, Il settimo milione, pp. 237-286]
IL CASO KASTNER


“Secondo il giudice del caso Kastner, Benjamin Halevy,
Gli ebrei dei ghetti non avrebbero creduto ai nazisti o ai governanti ungheresi. Ma avevano fiducia nei loro leader ebrei. Eichmann e altri si servirono di questo ben noto fatto come parte del loro piano per ingannare gli ebrei. Essi poterono deportare gli ebrei e sterminarli con l’aiuto dei leader ebrei. […] Gli ebrei che cercarono di mettere in guardia i loro amici sulla verità furono perseguitati dai leader ebrei incaricati dell’opera di salvataggio. La fiducia degli ebrei in queste informazioni fuorvianti e il loro non sapere che loro stessi, le loro mogli e i loro figli stavano per essere deportati nelle camere a gas di Auschwitz fecero sì che le vittime rimanessero tranquille nei loro ghetti. […] La protezione che i nazisti accordarono a Kastner e i patti che conclusero con lui per lasciargli salvare 600 notabili ebrei furono parte integrante del piano di sterminio. […] L’opportunità di salvare delle persone importanti fu per lui assai allettante. Egli considerò la salvezza dei notabili ebrei come un grande successo personale e come un successo per il sionismo. […] La collaborazione tra il Comitato di Salvataggio dell’Agenzia Ebraica e gli sterminatori di ebrei si consolidò a Budapest e a Vienna. Le funzioni svolte da Kastner erano parte integrante di quelle delle SS. Oltre al Dipartimento per lo Sterminio e al Dipartimento per il Saccheggio, le SS istituirono un Comitato di Salvataggio diretto da Kastner.”
[Yahia F., Relazioni pericolose, pp.92-93. Sentenza emessa il 22 giugno 1955, Protocollo del Processo Penale n.124/53 del Tribunale Distrettuale di Gerusalemme.]
Esiste qualcosa di più razzista e classista, di selezionare vite, di decidere la vita o la morte, di scegliere 600 notabili sionisti, salvarli sacrificando centinaia di migliaia di persone? Il secondo processo a Kastner, succulento strumento politico nella lotta tra fazioni all’interno del giovane stato d’Israele, non fu eseguito, dato che Kastner fu prontamente assassinato, garantendone il silenzio e l’impossibilità di essere portato in giudizio.
[L’assassino di Kastner, Zeev Eckstein, insieme a due suoi complici, fu condannato all’ergastolo. Sei anni più tardi ottennero tutti la grazia da Ben Gurion. Si veda Laqueur Walter, Dizionario sull’Olocausto, Torino, Einaudi, 2004, pag.426.]

Lo stesso Kastner, che intervenne al Tribunale di Norimberga per salvare dal patibolo il colonnello delle SS Kurt Becher, comprovato cacciatore e sterminatore di ebrei in Polonia e in Russia, nominato da Himmler commissario speciale del Reich per tutti i campi di concentramento nazisti. [Si veda Hecht Ben, Perfidy, New York, Julian Messner, 1961, pp.67-84]
Più volte ci fu la possibilità di salvare cittadini ungheresi ebrei in cambio di soldi e mezzi, richiesti dagli stessi nazisti in evidenti difficoltà dopo Stalingrado. I sionisti però misero mano al portafoglio solo per salvare le proprie élite, selezionando chi era “meritevole”, un’estrema minoranza privilegiata.
Per scoprire la verità, era necessario indagare, ma le autorità israeliane si sono ben guardate dal farlo. Anzi, occultamento e censura sono stati i dispositivi per risolvere il problema. Dopo l’assassinio di Kastner e la misteriosa morte del giornalista Moshe Keren, rimaneva solo Eichmann a poter sollevare il velo di omertà e menzogne….
CONTINUA NELLA PROSSIMA PUNTATA….