IL TASSELLO MANCANTE. LA COLLABORAZIONE TRA SIONISMO E NAZISMO – PUNTATA 9

PUNTATA

IL CASO EICHMANN

Dopo l’assassinio di Kastner e la misteriosa morte del giornalista Moshe Keren, rimaneva solo Eichmann a poter sollevare il velo su questi fatti.

“Le prove che mostravano la colpevolezza di Eichmann erano schiaccianti, ed è fuor dubbio che egli meritasse di essere processato e condannato. Le domande che vengono legittimamente poste non riguardano questa, ma altre questioni, e specificamente:

perché gli israeliani insistettero che proprio Eichmann venisse giudicato da un tribunale israeliano e non, per esempio, da un tribunale internazionale come quello di Norimberga, che aveva processato altri criminali nazisti?

Perché gli israeliani si dettero tanto da fare per prendere proprio questo criminale di guerra, mentre altri come lui, non meno colpevoli, avrebbero potuto essere catturati molto più facilmente ma non furono mai consegnati alla giustizia? Perché gli israeliani lo rapirono in Argentina, quando avrebbero potuto quasi sicuramente ottenerne l’estradizione? Si tratta di domande legittime.”

[Yahia F., Relazioni pericolose, pag.103. Si veda Lilienthal Alfred, The Other Side of the Coin, New York, The Devin-Adair Co., 1965, pag.109]

Ben Gurion, che definì il nazismo al potere come forza fertile per gli obbiettivi del sionismo, e la corte israeliana che giudicò Eichmann, non ritennero opportuno condividere delle reali spiegazioni, ma la propaganda ufficiale già ben oleata e in funzione, ribadì che Israele, come unico erede morale legittimo, era l’unico giudice imparziale accreditato per processare la personificazione storica dell’antisemitismo. Tutto ciò non risponde minimamente alle tante domande. La strada, nonostante tornanti scoscesi, biforcazioni e posti di blocco, conduce inevitabilmente al fatto che dopo il caso Kastner, non dovevano assolutamente fuoriuscire nuove scottanti rivelazioni. Dopo la scoperta dei dettagli del patto finale tra sionisti e nazisti in Ungheria, con la collaborazione tra Kastner, Becher e tre colonnelli delle SS, Krumey, Wislicency e Eichmann. Assodato, per un motivo o per l’altro, il solidale silenzio dei protagonisti, solo Eichmann rischiava di aprire il vaso di Pandora. Infatti al processo, preparato con cura dal governo d’Israele, Eichmann si difese, dichiarando di aver sostenuto la causa sionista. Nessuno lo prese realmente sul serio. Andava sotterrato definitivamente il caso Kastner. Furono selezionati al millimetro i testimoni, non convocando chiaramente quelli più scomodi. Fu addirittura cambiato il giudice del processo con un atto senza precedenti alla Knesset.

“In quanto figura centrale in alcuni dei più importanti accordi di collaborazione tra i sionisti e i nazisti, Eichmann, sebbene non fosse il più alto in grado tra i criminali nazisti ancora in vita, era probabilmente quello che conosceva più nei dettagli le relazioni del movimento sionista con la Germania nazista. Tutto quel che sapeva morì con lui.”

[Si veda Yahia F., Relazioni pericolose, pag.109]

Nella lotta politica per il potere interna allo Stato d’Israele, la destra sionista tentò di utilizzare il caso Kastner….

CONTINUA NELLA PROSSIMA PUNTATA….

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