L’ORRORE DELLA PRIGIONIA DELLE E DEI PALESTINESI

Secondo il nuovo rapporto dell’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, migliaia di prigionieri palestinesi sono detenuti in segreto e in isolamento completo. Torturati con l’elettroshock e abusati sessualmente, almeno 53 di loro sono morti.

La Corte penale internazionale potrebbe avvalersi delle informazioni rivelate da questo rapporto per documentare i crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati da Israele.

«Se le condizioni di detenzione dei palestinesi in custodia israeliana erano già molto preoccupanti prima del 7 ottobre 2023, la situazione è peggiorata drasticamente in seguito». (Rapporto Ohchr).

SONO MIGLIAIA i palestinesi che, dall’inizio delle ostilità fino al 30 giugno 2024, sono stati arrestati arbitrariamente. Ignari delle accuse rivolte contro di loro, privati del loro diritto a un avvocato e a un processo, gli uomini e le donne – molti di loro minorenni – sotto custodia delle autorità israeliane sono vittime di orribili torture, riferisce l’Ohchr.

Lo stato dei detenuti «nelle strutture di detenzione militari sembra essere peggiore»: le testimonianze riportano «gravi aggressioni fisiche, attacchi e morsi di cani, minacce e insulti diffusi». Altre torture usate contro i detenuti Gazawi e della Cisgiordania sono l’annegamento simulato, l’elettroshock e la deprivazione del sonno.

Sia uomini che donne sono state vittime di violenza sessuale, riporta l’Ohchr: «Il 14 novembre 2024, le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato un gruppo di studentesse universitarie palestinesi e le hanno portate a una centrale di polizia, dove alcune sono state aggredite sessualmente». In diversi casi, i prigionieri palestinesi sono stati sodomizzati e molestati.

Fra le migliaia di palestinesi che, bendati e ammanettati, sono stati prelevati a Gaza e portati in strutture di detenzione israeliane, «ci sono almeno 310 operatori sanitari arrestati in strutture mediche a Gaza», sottolinea il rapporto. Inoltre, «più di dieci mila lavoratori e pazienti Gazawi, che erano presenti legalmente in Israele il 7 ottobre, sono stati presi sotto custodia da Israele nei giorni seguenti». Si stima che 3.200 di loro siano stati rilasciati e trasferiti a Gaza, mentre sono sconosciute le sorti di circa mille.

DALL’INIZIO del massacro contro i palestinesi, almeno 53 detenuti Gazawi e della Cisgiordania sono stati uccisi dalle torture e dalle condizioni deplorevoli caratterizzanti le strutture detentive israeliane, riporta l’Ohchr. A oggi gli arresti continuano ostinati.

Questi sono i fatti, e sono fatti orribili.

Sanzioni, blocchi militari ed economici, coalizioni di volenterosi, bombardamenti umanitari sono stati fatti per molto meno da parte dei governi dei cosiddetti paesi “democratici”.

Intanto l’assassinio a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, da parte dell’esercito israeliano, si rivela per quello che è: un atto di terrorismo internazionale. Questo atto mostra la deliberata volontà della destra israeliana di mettere una pietra tombale su ogni iniziativa di pace.

E Il governo USA continua a fornire miliardi in aiuti militari ad Israele mentre balbetta di pace.

Quello che sembra indispensabile è un grande movimento capace di lavorare per la fine di questo orrore. Noi tutte e tutti amanti della pace, amanti della giustizia, dobbiamo intensificare l’impegno, lottare contro ogni rassegnazione, silenzio, disperazione.

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