Abbiamo ricevuto da parte della Assemblea antirazzista di Trento un testo convocatorio per un

CORTEO ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA CONTRO IL “DDL SICUREZZA” E PER I DIRITTI COSTITUZIONALISABATO 22 FEBBRAIO ORE 15.30 – VIA VERDI, TRENTO.Il testo lo riportiamo in fondo.Pensiamo sia importante continuare con la mobilitazione contro questo DDL “Sicurezza”.C’è però un punto serio nel testo la cui mancanza è grave e preoccupante:

Il presente infuriare di una guerra in Europa, macello dei popoli e profitti per i milionari di entrambi gli schieramenti, così come le tendenze a una guerra generalizzata il cui primo sintomo è la corsa al riarmo, economia di guerra che aggredisce proprio quei servizi pubblici, quella giustizia sociale e ambientale citate nel testo convocatorio.

Il DDL sicurezza, con il suo attacco alle libertà di manifestazione e di lotta, è un elemento essenziale della strategia scelta dal nostro padronato e dai nostri milionari di pacificazione e repressione del fronte interno anche in preparazione del macello dell’economia di guerra e delle guerre guerreggiate.

Siamo d’accordo con la necessità di rispondere con la mobilitazione, con la convergenza delle organizzazioni antifasciste, antirazziste e democratiche.

Tuttavia un punto ineludibile di questa convergenza dev’essere la lotta contro le guerre dei milionari e ogni tendenza al macello dei popoli.

Tra l’altro uno degli articoli più importanti della Costituzione italiana citata nel testo convocatorio della manifestazione è proprio il famoso articolo di ripudio della guerra, più volte stracciato e calpestato dai nostri governi al servizio dei padroni delle guerre e dei bombardamenti “umanitari”.Non capire o nascondere la connessione fra repressione interna e tendenza alla guerra è un errore disastroso per noi che stiamo in basso, errore che va contrasto e chiarito.

Noi proponiamo di partecipare alla manifestazione con uno striscione che ponga con chiarezza il tema della connessione fra repressione del fronte interno e tendenze alla guerra.Seguendo il suggerimento di un nostro interlocutore abbiamo aperto un canale Telegram! Per dialogare e criticare le nostre proposte di critica alla cultura dominante vi invitiamo a iscrivervi: https://t.me/ControculturaSpazioapertoBBrEcco il testo convocatorio:Il Ddl “Sicurezza” – Disegno di Legge 1236 – rappresenta un attacco frontale ai diritti e alle libertà fondamentali, una stretta repressiva che vuole colpire chiunque voglia opporsi alle politiche di austerità, sfruttamento, devastazione ambientale e smantellamento dei servizi pubblici. Lo dicono movimenti, organizzazioni, sindacati, lo hanno ribadito organismi internazionali fra cui il Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’ONU, che hanno apertamente espresso preoccupazione per la natura illiberale di questo testo di legge. Ecco perché non possiamo restare in silenzio di fronte ad un provvedimento che criminalizza il dissenso e le principali lotte sociali – da quelle per il lavoro, per la casa, per la giustizia ambientale – limitando la libertà di manifestare e colpendo proprio le fasce più deboli e marginalizzate della società. Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello autoritario ungherese.Quella del governo Meloni non è una ricerca di maggiore “sicurezza”, ma un tentativo di avere una società paralizzata dalla paura, in cui la partecipazione attiva sia ostacolata. Le persone migranti subiscono nuove discriminazioni, e particolarmente allarmanti sono le norme che negano la sospensione della pena per le donne in gravidanza e l’istituzione del reato di “rivolta penitenziaria” nella carceri e nei CPR, che equipara la resistenza passiva a quella attiva, in un contesto detentivo già segnato dal sovraffollamento e dall’aumento incessante dei suicidi. Il Ddl prevede, inoltre, la cessione dei dati personali delle pubbliche amministrazioni ai servizi segreti e introduce esenzioni di responsabilità per reati eversivi commessi dagli stessi apparati di intelligence. Noi vogliamo rispondere con la mobilitazione, con la convergenza delle organizzazioni antifasciste, antirazziste e democratiche per riaffermare i principi della nostra Costituzione.Vogliamo anche riprenderci e risignificare il concetto di “sicurezza”: per noi sicurezza significa riaprire una stagione in cui i temi della giustizia sociale e ambientale diventino davvero prioritari e maggioritari.A Trento, la resistenza contro il Ddl “Sicurezza” è già iniziata. La grande manifestazione nazionale del 14 dicembre 2024 ha dimostrato che esiste un movimento che non solo si oppone a queste politiche, ma è in grado di portare istanze e prospettive alternative all’estrema destra che vediamo avanzare in tutta Europa. Sabato 22 febbraio scendiamo in piazza per una nuova manifestazione alla quale invitiamo tutta la cittadinanza che si riconosce nei valori antifascisti e antirazzisti. Uniamo le nostre voci contro il Ddl “Sicurezza” e contro la cancellazione dei nostri diritti!NO al Ddl “Sicurezza”, SÌ ai diritti costituzionali!Rete regionale contro il Ddl Sicurezza