Testo per la manifestazione di domani dell’Assemblea di Trento in solidarietà alla resistenza palestinese No pasaran!

Dal 30 Gennaio 2024 giace in Senato il DDL 1004 (“Disposizioni per l’adozione della definizione operativa di antisemitismo, nonché per il contrasto agli atti di antisemitismo”), pensato apposta per reprimere il vasto movimento contro il genocidio in corso a Gaza. Con un uso strumentale e oltraggioso della Shoah, si vuole far rientrare tra gli atti e le manifestazione di pensiero antisemiti anche il fatto di sostenere che “l’esistenza dello Stato di Israele è una espressione di razzismo”, oppure “fare paragoni tra la politica israeliana contemporanea e quella dei Nazisti”.

La natura razzista dello Stato di Israele, basato sulla pulizia etnica della Palestina e sull’apertheid imposto alla popolazione araba, è innegabile. Quanto ai paragoni con i nazisti, che dire di un ministro della Difesa che definisce tutti gli abitanti di Gaza “animali umani”, del vicesindaco di Gerusalemme che li chiama “subumani” (Untermenschen, non vi ricorda nulla?), o di un ministro delle Finanze che afferma che far morire di fame due milioni di civili a Gaza sarebbe “moralmente giustificato”?

L’esempio più plateale e più ignobile di tale mistificazione è avvenuto nei giorni scorsi con i fatti di Amsterdam, in cui il ferimento lieve di cinque tifosi del Maccabi Tel Aviv è stato paragonato a un “pogrom” e addirittura alla Notte dei Cristalli (cioè alla notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, quando in Germania furono assassinati almeno un migliaio di ebrei e innumerevoli abitazioni e negozi vennero distrutti dai nazisti).

Si tratta di un deliberato capovolgimento della realtà. I Maccabi Fanatics hanno strappato bandiere palestinesi, aggredito tassisti musulmani, intonato cori come “A Gaza non ci sono più scuole perché non ci sono più bambini” e “Morte agli arabi”, nonché interrotto il minuto di silenzio per i morti di Valencia per via del riconoscimento dello “Stato di Palestina” da parte del governo spagnolo.

Ecco un concentrato dell’ideologia che questi razzisti stavano esportando (il riferimento è alle tifose ebree-israeliane dell’Hapoel Tel Aviv, squadra in cui giocano anche calciatori arabo-israeliani):

“Siete le puttane degli arabi, vi scoperemo, berremo il vostro sangue, impiccheremo in piazza tutti i comunisti che verranno, porteremo le vostre ragazze a cui piace far festa, quando le violenteremo, grideremo, oggi è morte”.

L’operazione mediatica sui fatti di Amsterdam è stata orchestrata per criminalizzare chi denuncia il genocidio in corso (e l’ideologia suprematista che lo giustifica). Infatti nei giorni successivi sono stati vietati, nella capitale olandese, tutti i cortei in solidarietà con la Palestina, con arresti di chi violava i divieti. Lo scopo di un tale clima è anche quello di accelerare l’approvazione di leggi come il DDL 1004. Un’avvisaglia in tal senso è il foglio di via da Milano notificato al presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia, per essersi complimentato, durante una manifestazione, con i giovani che ad Amsterdam hanno reagito alle provocazioni razziste e suprematiste dei fanatici del Maccabi.

Facciamoci allora un paio di domande: di fronte a chi urla soddisfatto che a Gaza non ci sono più bambini (da 400 giorni vengono assassinati in numero di due classi scolastiche al giorno) o che inneggia allo stupro per fini suprematisti, è più morale reagire oppure fare finta di niente? E chi pensa che la cosa migliore sia sempre e comunque “rispettare la legge”, che lezione può trarre dalla vasta collaborazione con cui in Germania (ma anche in Italia, Francia, Norvegia, Olanda..) è stata accettata la persecuzione degli ebrei?

Non saranno certo gli eredi e continuatori del razzismo istituzionale, antiebraico ieri e sionista oggi, a darci lezioni su che cos’è l’antisemitismo. Gaza ha squarciato ogni velo.

Chi non si schiera con i dannati della Terra, è complice dei loro carnefici.

Trento, 22 novembre 2024

Assemblea in solidarietà con la resistenza palestinese

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